Il bambino al centro: imparare attraverso l’esperienza diretta - intervista

 “Ogni volta che insegniamo troppo in fretta qualcosa a un bambino, gli impediamo di scoprirlo da solo.” – Jean Piaget

La scuola tradizionale ha spesso relegato i bambini al ruolo di destinatari passivi di nozioni, seguendo un modello rigido e strutturato. Eppure, le ricerche in pedagogia ci dicono altro: l’apprendimento più efficace avviene quando i bambini sono protagonisti attivi del loro percorso. Studi come quelli di Maria Montessori e Loris Malaguzzi dimostrano che il gioco, l’esplorazione e la manipolazione diretta della realtà favoriscono un apprendimento più profondo e significativo.

In questo articolo troverai la testimonianza di un’insegnante che ha scelto di mettere davvero i bambini al centro, abbandonando schede e percorsi preconfezionati per lasciare spazio alla scoperta. Una scelta coraggiosa, ma soprattutto necessaria per restituire ai più piccoli il diritto di imparare nel modo più naturale possibile: vivendo e sperimentando.


"Sono una maestra e lavoro in un servizio educativo 0-6. Ho una classe eterogenea composta da 24 bambini: 2 piccolissimi, 12 piccoli e 10 grandi. 

Ho cominciato a impostare la classe per CENTRI DI INTERESSE e mi trovo molto bene perché in questo modo riesco a osservare i bambini e proporre esperienze che seguono i loro interessi e curiosità. Importante è cercare di capire i loro stili di apprendimento... chi è più vicino alla costruttività, chi alla parte grafica, chi scientifica,.. così da avvicinarsi di più alle loro esigenze. 

I bambini ti sorprendono sempre: qualche settimana fa ho allestito uno spazio dedicato alle pre-competenze per i bambini dell'ultimo anno della scuola dell'infanzia e invece è stato "preso d'assalto" dal gruppo dei piccoli. 

Quando i bambini hanno la possibilità di esplorare liberamente i materiali a disposizione, emergono dinamiche sorprendenti. Non sempre l’età o il percorso prestabilito determinano chi è pronto per un’attività: ogni bambino segue il proprio ritmo, spinto dalla curiosità e dall’interesse personale. In un ambiente che offre stimoli diversificati, senza rigide suddivisioni per fasce d’età, accade spesso che i più piccoli si avvicinino con entusiasmo a proposte pensate per i più grandi. Attratti dalla novità, osservano, toccano, sperimentano, imparando attraverso l’esperienza diretta. Allo stesso tempo, i più grandi, liberi di tornare su materiali più semplici, affinano competenze già acquisite e le consolidano in modo più sicuro. Questa libertà di movimento tra le esperienze permette a ogni bambino di apprendere nel modo più naturale: senza forzature, senza schemi rigidi, ma seguendo il proprio bisogno di scoperta. Ed è proprio in questi momenti spontanei che avvengono le conquiste più autentiche, quelle che nascono dal piacere di imparare.

Ne parliamo nei miei corsi https://www.incerchioconlefamiglie.it/formazioneeducatoriinsegnanti.html